Il Teatro Comunale di Ferrara presenta la nuova Stagione di Prosa

FERRARA. 25 MAG. Da Shakespeare a Feydeau, da Palazzeschi  a Dürrenmatt, da Michele Serra a Umberto Eco, la nuova stagione prosa del Teatro di Ferrara è un omaggio alla inesauribile capacità del teatro di rinnovarsi per avvicinarsi alla sensibilità contemporanea, e nello stesso tempo alla capacità di raccogliere preziose occasioni per quella riflessione “condivisa” che solo nel rapporto tra artisti sulla scena e pubblico in sala si può concretizzare.

La stagione 2017-2018 del Teatro di Ferrara presenta così una proposta di grande interesse, basata sulla sapienza di registi e interpreti eccellenti. Primo appuntamento del cartellone è Lacci (26-29 ottobre), in cui si rinnova il sodalizio tra Domenico Starnone e Silvio Orlando in cui l’autore rielabora per la scena un suo recente romanzo di successo in cui la vita di coppia si snoda – grottesca e  malinconica – in un susseguirsi di tradimenti e complicità. Un processo analogo è quello che ispira Father and Son (12-14 gennaio), scritto da Michele Serra a partire da suoi romanzi Gli sdraiati e Breviario comico. Lo spettacolo, che mette in scena il complesso rapporto che si instaura fra padri e figli, è costruito attorno ad un interprete di carisma come Claudio Bisio, accompagnato in scena da due musicisti. Il tema della riscrittura ritorna con Sorelle Materassi (16-18 febbraio), testo di Ugo Chiti ispirato all’opera di Aldo Palazzeschi, che vede protagoniste assolute tre “prime donne” come Milena Vukotic, Lucia Poli e Marilù Prati, e ne Il nome della rosa di Umberto Eco (8-11 marzo), per la prima volta portato sulle scene grazie all’adattamento che ne ha fatto Stefano Massini. Lo spettacolo, frutto di una produzione che vede affiancati i Teatri Stabili di Torino e Genova, si avvale di un cast ricco di nomi importanti: ricordiamo tra tutti, Eugenio Allegri, Renato Carpentieri e Luca Lazzareschi.

In questo ventaglio di proposte si inseriscono ancora sia la giocosa e acuta rivisitazione di Feydeau che fa la giovane compagnia Il Mulino di Amleto de L’albergo del libero scambio (19-21 gennaio), sia le riletture di Shakespeare condotte da registi di differenti generazioni: Giorgio Barberio Corsetti (Re Lear dal 26 al 28 gennaio) e Jurij Ferrini (Misura per misura dal 12 al 15 aprile), entrambi mossi dall’idea della centralità del teatro nella formazione dell’esperienza. Un discorso a parte va dedicato a Play Strindberg (17-19 novembre) dove il testo di Strindberg Danza macabra si rinnova nella forza della scrittura di Dürrenmatt (traduzione di Luciano Codignola) la cui regia è affidata a Franco Però.

Non si sottrae all’esigenza di confrontarsi con linguaggi diversi neppure la nuova drammaturgia. Valerio Binasco porta in scena il bel testo del giovane Igor Esposito Come stelle nel buio (15-17 dicembre) affidando il ruolo delle due sorelle in perenne conflitto a Isabella Ferrari (per la prima volta ospite del Teatro Comunale di Ferrara) e Iaia Forte. Marco Martinelli ed Ermanna Montanari con il Teatro delle Albe presentano Va’ pensiero (23-25 marzo): riflessione su ciò che è rimasto nel nostro paese delle speranze risorgimentali.

Abbonamenti in vendita dal 24 maggio al 23 giugno.

FRANCESCA CAMPONERO

Info: www.teatrocomunaleferrara.it